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COME VENDERE UNA CASA CON ARREDI DATATI

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Vendere casa con arredi datati? Sì, grazie! Una brava Home Stager può aiutarti a costi contenuti

Un’ampia fetta delle case presenti sul mercato immobiliare è costituita da immobili risalenti agli anni 60/70: sono le tipiche case lasciate in eredità a figli e nipoti, piene dei ricordi di una vita e di oggetti e arredi di gusto datato.

Quando un agente immobiliare si trova davanti a queste situazioni, si mette le mani nei capelli: come fare a vendere case del genere? A chi verrebbe voglia di visitarle, guardando le foto?

Magari la casa ha un grande potenziale, ha spazi ampi come oggi non se ne trovano più, ma ciò non viene percepito perché quello che salta all’occhio sono i pavimenti fuori moda, la carta da parati ingiallita, gli arredi datati. La stragrande maggioranza delle persone si ferma a ciò che vede e non riesce ad immaginare oltre. Immobili del genere rischiano di rimanere sul mercato mesi, anche anni, o addirittura non essere venduti.

Ma ecco che l’Home Staging può venire in soccorso: una brava professionista ha gli occhi per vedere e la capacità di trasformare.

‘Sente’ subito la casa e ne coglie l’identità profonda. Riconosce i punti di forza, ha la percezione degli spazi, individua la giusta distribuzione degli arredi. Durante il sopralluogo, mentre gira per le stanze ecco che in mezzo al disordine o nascosto sotto un telo scova un pezzo interessante e ne immagina una diversa collocazione. Arredi, oggetti, tessuti cominciano a danzare nella sua mente andando via via a comporsi in un quadro armonioso, fino a visualizzare la scena finale. Che si concretizza in poco tempo, con un intervento rapido ed economico, restituendo alla casa tutta la sua bellezza.

Ho trattato molte case così. Ma l’ultima ce l’ho nel cuore perché con l’intervento di Home Staging ho ottenuto un risultato stupefacente, riutilizzando molti degli arredi presenti.

L’ennesima casa di famiglia, ereditata da tre fratelli ora sessantenni che ci avevano vissuto con i genitori, recentemente scomparsi. Al primo sopralluogo la casa, invenduta da oltre un anno, si presentava in pieno disordine, con i mobili accatastati e stoviglie e suppellettili ammassati.

Una casa della media borghesia, nessun pregio particolare, ma spazi ampi e ben distribuiti. Una tipica casa anni ’60 con i pavimenti in graniglia bianco/nero/marrone, oggi di tendenza, e arredi vintage, anche quelli tornati di moda, per chi sa apprezzarli.

I proprietari, su indicazione dell’agente immobiliare, si stavano accingendo a svuotare la casa, ma prima che togliessero tutto li ho fermati, e invitati a lasciare alcuni pezzi. Infatti, spesso ci sono arredi che, opportunamente valorizzati, si possono utilizzare per l’allestimento, con un risparmio sul costo dell’Home Staging.

Il tinello

La zona giorno era caratterizzata da un bell’ingresso che dava a sinistra sul soggiorno, e a destra sul tinello con annesso cucinotto. Sì, il caro vecchio tinello della nostra infanzia, dove facevamo i compiti o dove la mamma o la nonna ci preparavano la merenda. Benché si presentasse in condizioni terribili, mi sono innamorata subito di questa stanza luminosa perché ha risvegliato in me tanti ricordi.

Ho adocchiato una simpatica libreria, con un pannello bianco sul quale era disegnata l’immagine di Snoopy fatta dal proprietario, allora bambino, 50 anni fa! Quando poi ho scoperto sotto la tovaglia cerata un bel tavolo dalle linee leggere, ho intuito che intorno a quel pezzo, disprezzato dai proprietari, potevo costruire intorno un tinello veramente glamour, accostandoci sedie di design e oggetti dallo stile contemporaneo.

Ecco la trasformazione: liberata la stanza, ho inserito oggetti in bianco e nero perfetti con il teack dei mobili, quadri optical, e un lampadario dell’IKEA dalle forme sinuose che richiamano quelle delle sedie (le famose Panton).

La cucina vintage

La cucina, marroncina, era sovraccarica di stoviglie, ma i mobili erano ancora in uno stato discreto: mi avevano colpito le maniglie quadrate dei pensili, molto ‘Seventy’. I proprietari avrebbero voluto sbarazzarsene, ma ho pensato che l’inserimento di una nota di nero e l’aggiunta di una tenda a coprire l'antiestetica tubatura l’avrebbe rinnovata e svecchiata.

E questo è stato il risultato:

Il soggiorno

Il soggiorno l'ho trovato in queste condizioni: inutile commentare, se non dire che poi non ci si deve stupire se case presentate in questo modo o non si vendono, o si vendono in tempi biblici, e comunque a prezzo drasticamente ribassato. Ma anche il settore immobiliare, tradizionalmente molto conservativo, sta capendo che la sua sopravvivenza si gioca sulla qualità, e si sta pian piano aprendo all'innovazione.

Dal soggiorno ho recuperato il vecchio divano, rinnovato da un telo e cuscini in palette, e il tavolo tondo, che ho rivestito con una lunga tovaglia bianca per schiarirlo e coprirne la base a colonna intagliata, oggettivamente brutta. Sedie dal design anni ’60 repliche del modello di Jacobsen, lampada ad arco originale di mia proprietà, e vasi di gusto contemporaneo hanno completato la zona pranzo.

Inoltre, un altro pezzo ha trovato in soggiorno la sua collocazione perfetta: una cupa libreria che si trovava in origine in cucina, opportunamente liberata della parete di fondo, è diventata un elegante espositore di oggetti.

Questa operazione ha consentito di valorizzare la casa senza stravolgerla e mantenendone l’identità, ma anche di venire incontro alle esigenze del cliente: i proprietari infatti, essendosi già impegnati a far imbiancare la casa per rinfrescarla, grazie al riutilizzo di alcuni arredi esistenti, hanno potuto usufruire di un costo più contenuto dell’Home Staging, rispetto a quello che avrebbero investito nel caso di un Home Staging ‘full’, cioè un allestimento completo per immobili completamente vuoti.

Unico rammarico: aver cancellato Snoopy dallo sportello della libreria, un tenero ricordo del tempo che fu….

Monday October 4th, 2021
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