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Preparare la casa alla vendita: 2. Spersonalizzare

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“La vostra casa è il vostro corpo ingrandito” scriveva Kalil Gibran, ed è vero: le nostre case sono un prolungamento di noi stessi, le riempiamo di oggetti che parlano di noi, che raccontano la nostra storia. Ma al potenziale acquirente non interessa la nostra storia, ma la sua: quella che potrà costruire nella sua futura casa. E sceglierà quella casa dove riuscirà a proiettare se stesso, dove proverà una identificazione.

Per favorire questo processo di identificazione e per evitare che i nostri, tanti oggetti personali distraggano il visitatore dalla 'comprensione' degli ambienti, è consigliabile rendere una casa in vendita più neutra possibile: sarà sufficiente nascondere provvisoriamente per il servizio fotografico e per le visite tutti quegli oggetti che la personalizzano troppo.

La nostra mente è attratta dalle immagini di figure umane e da oggetti personali, e quando li individuiamo ciò provoca emozioni. Ma questo tipo di emozioni non aiuta quando si vende una proprietà. In particolare, le fotografie catturano sempre l’attenzione di chi visita una casa in vendita.

Tutti noi abbiamo esposte in casa foto nostre e dei nostri cari: la foto del matrimonio, di una vacanza memorabile, della prima comunione.... Ma per il visitatore le fotografie personali da una parte lo mettono a disagio perché gli sembra di invadere la privacy, dall'altra sono fonte di distrazione: la sua attenzione deve essere rivolta tutta alla casa, per capirne bene gli spazi e le potenzialità, in modo che ne possa conservare un ricordo chiaro e avere tutti gli elementi per fare la sua scelta. Invece è possibile che quando penserà alle case che ha visitato e valuterà le caratteristiche di ognuna, gli affiorerà alla memoria non il fatto che la tua casa ha un delizioso terrazzino, ma magari la foto che hai nell’ingresso, perché quell’immagine gli ha evocato un ricordo e un' emozione inconscia a cui il ricordo è collegato, emozione non necessariamente positiva.

Pensiamo alle associazioni mentali sfavorevoli che può suscitare una carrozzella lasciata in corridoio, o delle medicine sul comodino: è possibile che il potenziale acquirente fisserà nella sua memoria questa informazione/emozione, e non quella che la camera da letto è comoda e spaziosa.

Per non parlare di simboli religiosi o oggetti o poster che rivelano la fede calcistica: chi la pensa diversamente potrebbe non gradire e diventare maldisposto, e le qualità della casa passerebbero in secondo piano o verrebbero del tutto oscurate.

Posto che è impossibile neutralizzare del tutto una casa, con semplici accorgimenti si possono evitare dinamiche psicologiche che possono comprometterne la vendita. Perché, ricordiamolo sempre, dietro la scelta di una casa c’è un’emozione, anzi un mondo di emozioni.

Cosa fare

  • elimina le foto personali e di famiglia
  • elimina coppe, trofei personali
  • elimina simboli religiosi quali immagini sacre, quadri, crocifissi, rosari
  • sottrai alla vista medicinali e apparecchi medicali
  • elimina poster e gadget della tua squadra di calcio
  • elimina poster di film, musicisti pop, modelli

Se seguirai questi consigli avrai più probabilità di raggiungere il tuo obiettivo di vendere la tua casa presto e bene, o quanto meno eviterai di commettere errore che potrebbero rallentarne o compromettere la vendita.

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